L’attuale Amministrazione Comunale, dopo decenni di contenziosi infruttuosi, è riuscita ad acquisire la proprietà dell’edificio dell’Asilo “Don Bosco” di Pedaso, al prezzo simbolico di euro 100.
La soluzione della vicenda è stata facilitata, anzi indicata, dalla volontà del legale rappresentante dell’Asilo, il compianto Don Gildo Iommi, , il quale, sin poco prima del suo decesso, aveva manifestato la volontà di cedere il fabbricato al Comune a condizione dell’utilizzo per scopi sociali.
Tale intenzione, manifestata da Don Gildo prima personalmente in vita, poi tramite il proprio legale e mandatario avv Mauro Cimino con comunicazioni del 2013 e del 2017, è stata attuata attraverso una richiesta al Tribunale di pronunciare l’avvenuto trasferimento di proprietà del fabbricato, appunto in esecuzione della volontà del legale rappresentante dell’Asilo.
L’iter si è concluso con un verbale di conciliazione davanti al Tribunale di Fermo, debitamente trascritto presso l’Agenzia del Territorio a consacrazione della proprietà in capo al Comune di Pedaso.
Al momento l’Asilo è chiuso perché purtroppo sono venute meno le iscrizioni .
La decisione di chiuderlo è stata presa da Don Vinicio Albanesi, che ne aveva assunto da qualche anno la gestione, motivando questa decisione con il mancato finanziamento da parte dello Stato alla Scuola Paritaria, cosa che avrebbe sicuramente condotto ad un bilancio negativo , impossibile da gestire dal punto di vista finanziario .
Un pensiero pieno di gratitudine va rivolto alle Suore della “Sacra Famiglia di Spoleto”, che hanno gestito, con amore e dedizione, l’asilo dal 1952 al 2012, lasciando un caro ricordo e un vuoto in tutta la cittadinanza. Generazioni di bambini si sono formati sotto la loro guida e da loro sono stati amorevolmente cresciuti ed educati.
Ora si sta valutando il futuro utilizzo dell’edificio , sul quale bisognerà riflettere.
Al momento la decisione è stata rinviata, pensando ad un’eventuale, provvisoria destinazione per l’emergenza Covid, ma sempre dopo averne verificato le condizioni strutturali per adeguarlo alle normative previste.
Per ora rimane la grande soddisfazione di questa Amministrazione e quella personale del Sindaco Berdini, per la strana sorte che lo lega all’Asilo.
L’iter del passaggio di proprietà al Comune è stato infatti lungo e difficoltoso, per la vertenza che si aprì, intorno all’anno 2000, tra l’Amministrazione, della quale era già Sindaco Vincenzo Berdini, e il Comitato di cittadini, presieduto da Don Gildo, che gestiva l’Asilo.
In primo grado si perse la causa, poi la successiva Amministrazione, con sindaco Guido Monaldi decise di non appellarsi. Rieletto Sindaco, l’Ing. Berdini si è trovato di nuovo irrisolto sul tavolo l“affaire Don Bosco”.
E dopo varie numerose Amministrazioni succedutesi che avevano tentato, invano, negli anni, di risolvere la “vexata quaestio”, stavolta la storia è a lieto fine .